Nutrizione artificiale, il ruolo di logopedisti e dietisti nelle case dei pazienti disfagici

Nutrizione artificiale, il ruolo di logopedisti e dietisti nelle case dei pazienti disfagici

Nel corso dell'evento “Innovazione e sostenibilità nella sanità territoriale grazie alle professioni sanitarie” organizzato dall'Ordine TSRM PSTRP di Roma e Provincia, la CdA Logopedisti di Roma e Provincia, in collaborazione con la CdA Dietisti di Roma e Provincia, ha presentato un progetto che mira a migliorare la presa in carico a domicilio del paziente con disfagia

 

Si stima che circa il 13% della popolazione over 65 e, più in generale, una persona su 17, possa soffrire di disfagia nel corso della vita. La percentuale sale al 50% ed oltre nei soggetti anziani ospedalizzati o ricoverati in RSA e si manifesta nel 40-70% delle persone che hanno subito un ictus. La disfagia, dunque, è una problematica tutt’altro che rara ed è destinata ad aumentare di pari passo con l’invecchiamento della popolazione. Per questo, la CdA Logopedisti di Roma e Provincia, in collaborazione con la CdA Dietisti di Roma e Provincia, ha intrapreso un progetto, frutto di un intenso lavoro interaziendale, che mira a migliorare la presa in carico globale e a domicilio del paziente con disfagia.

L’iniziativa è stata illustrata nel corso dell'evento “Innovazione e sostenibilità nella sanità territoriale grazie alle professioni sanitarie”, organizzato dall'Ordine TSRM PSTRP di Roma e Provincia, presso la Regione Lazio. Durante l’incontro è stato sottolineato il ruolo cruciale delle professioni sanitarie nel promuovere l’innovazione e la sostenibilità nella gestione della salute a livello territoriale.

Il progetto presentato dal CdA Logopedisti di Roma e Provincia, con la CdA Dietisti di Roma e Provincia, coinvolge professionisti che operano all’interno delle Unità Operative di Nutrizione Artificiale e Domiciliare (NAD) ed ha l’obiettivo di garantire una gestione integrata e personalizzata del paziente, migliorando la qualità della vita e ottimizzando le risorse del sistema sanitario. La sinergia tra Logopedisti e Dietisti permette di affrontare la disfagia con un approccio globale, fornendo un’assistenza continua e altamente specializzata direttamente a domicilio. Questo approccio non solo risponde a esigenze cliniche complesse, ma promuove anche un modello di sanità territoriale sostenibile ed efficiente.

A rendere complesse le esigenze cliniche del paziente sono le molteplici cause da cui può originare la disfagia, che possono essere sia di origine neuromuscolare, che strutturale. Tra le patologie neuromuscolari più conosciute che possono, in molti casi, rendere la persona disfagica ci sono: la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, la distrofia muscolare, la malattia di Alzheimer, la malattia di Huntington, lo stroke. Tra le principali cause di tipo strutturale, invece, ci sono soprattutto i tumori testa-collo. Oltre che i pazienti adulti, la disfagia è una condizione che può riguardare anche la popolazione pediatrica.

Assicurare un’assistenza domiciliare ad ognuno di questi pazienti, in carico ad un’equipe multidisciplinare - che comprenda anche logopedisti e dietisti - , significa non solo ottimizzare il Piano di nutrizione artificiale del singolo paziente (che sia per via parenterale, enterale o per os con restrizioni), ma anche individuare possibili campanelli di allarme di un eventuale stato di malnutrizione. In questo modo l’obiettivo raggiunto sarà duplice: il paziente eviterà un aggravio delle sue condizioni di salute e le casse del Sistema Sanitario Nazionale non patiranno di ulteriori spese legate a riacutizzazioni e/o ospedalizzazioni del paziente.