La figura del Garante dei diritti delle persone anziane è nata un anno e mezzo fa nella città di Roma Capitale
La popolazione italiana è sempre più anziana: secondo gli ultimi dati Istat (aggiornati al 1° gennaio 2023) gli over 60 sono il 24,1 per cento del totale. In aumento anche il numero degli ultraottantenni che ha raggiunto il 7,7 per cento. Quello degli ultracentenari ha raggiunto il suo più alto livello storico, ovvero 22mila unità, oltre 2mila in più rispetto all'anno precedente. “Questo scenario ci impone di organizzare politiche sanitarie a misura di anziano, che rispondano in modo adeguato ai bisogni di salute di una popolazione che se da un alto sopravvive più a lungo, dall’altro è costretta a fare i conti con un carico di malattie croniche sempre più elevato. Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza sanitaria alla quale, già un anno e mezzo fa, la città di Roma Capitale ha deciso di reagire istituendo il Garante dei diritti delle persone anziane. Una figura che ora è arrivato il momento di istituzionalizzare sia a livello regionale, che nazionale”. Ad indicare la strada per una società più inclusiva, che non lasci indietro gli anziani, è il Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Roma e Provincia, Andrea Lenza, intervenuto nel corso dell’evento organizzato, presso il Consiglio Regionale del Lazio, dal Consigliere Marco Colarossi - primo firmatario della proposta di legge istitutiva del Garante regionale dei diritti delle persone anziane - e da Laila Perciballi, Garante dei diritti delle persone anziane di Roma Capitale, che ha presentato una relazione sull'attività finora svolta.
“Per affrontare la terza età è necessario un approccio multidimensionale ed interdisciplinare che includa la promozione dell’attività fisica, l’educazione alimentare, il supporto psicologico e sociale e, decisamente importante, la valutazione geriatrica multidimensionale. Un approccio integrato che consideri gli aspetti fisici, mentali e sociali per avere una visione completa delle necessità e dello stato di salute dell’anziano, così da individuare precocemente segni di fragilità e intervenire in modo appropriato. Ma tutelare gli anziani non significa solo agire nei momenti di difficoltà. Vogliamo creare opportunità, rispettare i desideri, dar forza alle emozioni ed ai sogni a qualunque età”, commenta l'avvocata Laila Perciballi.
In questo contesto è centrale il ruolo delle professioni sanitarie: “Le diciotto professioni che rappresento come Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Roma e Provincia sono tutte fondamentali alla costruzione di un percorso di prevenzione, assistenza e cura per la popolazione anziana. In tal senso, così come previsto dalla Missione 6 (Salute) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è fondamentale incrementare l’assistenza domiciliare ed anche la telemedicina. Sono due strumenti centrali per sostenere tutti quei cittadini che, proprio in virtù dell’età avanzata e delle precarie condizioni di salute, non riescono a spostarsi in autonomia. Un’impossibilità di movimento che non di rado può trasformarsi in una rinuncia alle cure. Le Commissioni d’Albo che afferiscono all’Ordine che presiedo hanno portato avanti diversi progetti sperimentali che mostrano l’efficacia degli interventi dei professionisti sanitari direttamente al domicilio del paziente, così come presentato lo scorso 22 ottobre in occasione del convegno ‘Innovazione e sostenibilità nella sanità territoriale grazie alle professioni sanitari’ promosso dall’Ordine TSRM e PSTRP di Roma e Provincia che si è svolto presso il Consiglio regionale del Lazio e ha visto la presenza di istituzioni, professionisti sanitari e cittadini. Durante questo evento sono stati presentati 14 progetti per implementare l’attuazione del decreto ministeriale 77”, commenta il Presidente Lenza.
“È ancora lunga la strada da fare in termini di politiche sociali e sociosanitarie rivolte alla terza età, finalizzate a limitare la condizione di isolamento in cui troppi anziani, oggi, sono costretti. Il Garante quindi deve essere dotato di uffici, di poteri ispettivi e sanzionatori, affinché si possano tutelare gli anziani con i fatti e non solo con i ‘sacrosanti’ principi. L’istituzione del Garante nazionale e dei Garanti regionali, punto di coordinamenti dei garanti cittadini, sarebbe davvero un passo fondamentale per la concreta realizzazione dei diritti degli anziani e del loro benessere”, conclude l'avvocato Perciballi.