Vaccino Astrazeneca, Aifa dispone sospensione su tutto il territorio nazionale. Nel Lazio si fermano 35 hub vaccinali

Vaccino Astrazeneca, Aifa dispone sospensione su tutto il territorio nazionale. Nel Lazio si fermano 35 hub vaccinali

La somministrazione del vaccino anti Covid Astrazeneca è stata sospesa su tutto il territorio nazionale. Lo ha deciso l'Aifa in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell'EMA. Tale decisione è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei. Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso. L'Aifa, in coordinamento con EMA e gli altri Paesi europei, valuterà congiuntamente tutti gli eventi che sono stati segnalati a seguito della vaccinazione e renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose.

La somministrazione è stata sospesa anche nel Lazio. È stata convocata d’urgenza l’Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio per affrontare la situazione venutasi a creare con la sospensione precauzionale del vaccino Astrazeneca da parte di AIFA. In questo modo si bloccano a Roma e nel Lazio 35 hub vaccinali tra i quali La Nuvola e l’Aeroporto di Fiumicino e oltre 2 mila medici di medicina generale. «Seguiremo attentamente gli ulteriori approfondimenti in corso, auspichiamo una rapida ed inequivocabile definizione da parte di AIFA, altrimenti questo potrebbe rappresentare un danno enorme ed irrecuperabile alla campagna vaccinale in corso, poiché il vaccino Astrazeneca è quello maggiormente opzionato in base agli accordi preliminari sottoscritti dalla Commissione europea. Sono state bloccate con effetto immediato tutte le prenotazioni fino a nuova indicazione da parte di AIFA e coloro che si sono già prenotati verranno riprogrammati dopo gli approfondimenti di AIFA. Siamo in attesa che AIFA dia indicazioni per chi ha già effettuato la somministrazione della prima dose» ha affermato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato.