Vincolo di lavoro in singola struttura residenziale o semiresidenziale, novità dalla Regione Lazio per i professionisti sanitari

Vincolo di lavoro in singola struttura residenziale o semiresidenziale, novità dalla Regione Lazio per i professionisti sanitari

Il nuovo Piano Territoriale Regionale (PTR) relativo all’emergenza Covid-19, approvato con Determinazione della Regione Lazio n. G07347 del 16 giugno 2021, declina le modalità organizzative atte a consentire la ripresa delle attività, contemperando l’esigenza di contenere il rischio di infezione e l’applicazione di tutte le misure previste necessarie alla tutela della popolazione, in particolare delle persone fragili, nei diversi setting assistenziali.

A distanza di oltre un anno dall’inizio della pandemia, il quadro epidemiologico si è fortemente modificato, sia in applicazione delle misure di prevenzione complessivamente dettate, sia in virtù della massiva campagna di vaccinazioni anti SARS-Cov-2 avviata il 27 dicembre 2020.

Tenuto conto di quanto sopra nonché, delle indicazioni nazionali previste dal DL 22 aprile 2021 n. 52, integrate dal DL 18 maggio 2021 n. 65 e dal DL 25 maggio 2021 n. 73, volte alla graduale ripresa di tutte le attività, la Regione Lazio ha ritenuto opportuno rimodulare le disposizioni precedentemente emanate dai vari provvedimenti regionali.

Nello specifico, la Determina su indicata stabilisce che il personale sanitario, socio sanitario e socio assistenziale, operante all’interno di strutture con una percentuale di ospiti/utenti vaccinati maggiore o uguale al 95%, e in possesso della certificazione verde Covid-19 in corso di validità, potrà svolgere l’attività lavorativa in più strutture ovvero, compatibilmente con le indicazioni regionali in materia di requisiti minimi, essere dedicato all’assistenza nei diversi nuclei di ogni singola struttura, ferma restando l’osservanza delle precauzioni generali di cui all’Allegato A, punti 1 e 2 dell’Ordinanza n. Z00034 del 18 aprile 2020.

Tale prescrizione rimane in vigore fino a eventuali ulteriori e diverse indicazioni che si rendessero necessarie alla luce dell’andamento epidemiologico della diffusione dell’infezione da Sars-CoV2.