A Rimini il secondo Congresso FNO TSRM PSTRP, la presidente Calandra: «Tutte le professioni sanitarie siano coinvolte nelle Case di Comunità»

A Rimini il secondo Congresso FNO TSRM PSTRP, la presidente Calandra: «Tutte le professioni sanitarie siano coinvolte nelle Case di Comunità»

Si è svolto dal 19 al 21 novembre al PalaCongressi di Rimini il secondo congresso nazionale della FNO TSRM PSTRP quest’anno intitolato “L’esperienza pandemica per riformare il sistema salute”. Congresso sold out, con la presenza di 1500 delegati da tutta Italia in rappresentanza di 61 Ordini e 220mila iscritti. A Rimini anche una folta delegazione dell’Ordine di Roma, composta, tra gli altri, dal presidente Claudio Dal Pont, da numerosi presidenti delle Commissioni d’Albo e dagli editor delle CdA.

Al centro della tre giorni, il contributo delle diciannove professioni sanitarie afferenti la Federazione in questi mesi di emergenza pandemica e la sfida della sanità del futuro, che prenderà forma con il Piano Nazionale di ripresa e Resilienza (PNRR) e le attività della Federazione che raccoglie circa 220mila iscritti distribuiti in 61 Ordini.

Ad aprire i lavori della sessione inaugurale, intitolata “L’insegnamento della pandemia”, è stato il Ministro della Salute Roberto Speranza che ha voluto ringraziare le professioni sanitarie «per lo straordinario lavoro svolto in questi mesi di pandemia. I professionisti della sanità ci sono stati, con un lavoro incredibile e incessante. Alcune volte la comunicazione tendeva a vedere solo un pezzo di questo lavoro, ma tutti siamo consapevoli di quanto il vostro lavoro sia stato fondamentale».

Alla tavola rotonda della sessione inaugurale hanno preso parte Marialucia Lorefice, Presidente XII Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati, Paola Boldrini, Vice Presidente XII Commissione Igiene e sanità Senato della Repubblica, Raffaele Donini, Assessore alle politiche per la salute ER e Coordinatore della Commissione salute della Conferenza delle Regioni e delle PA, Ten. Gen. Antonio Battistini, Capo ufficio relazioni istituzionali struttura di supporto commissariale per l’emergenza Covid-19, Giuseppe Ippolito, Direttore generale della ricerca e dell’innovazione in sanità del Ministero della Salute, Teresa Calandra, Presidente FNO TSRM e PSTRP, David Lazzari, Presidente CNOP - Consiglio nazionale Ordine degli Psicologi, Giovanni Migliore, Presidente FIASO - Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, l’avvocato Carlo Piccioli e Anna Teresa Palamara, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità.

La Presidente della FNO TSRM PSTRP, Teresa Calandra, ha voluto delineare il ruolo delle professioni sanitarie nelle sanità del futuro: «Se non riusciremo nell’intento di riformare la sanità, avremo perso tutti un’occasione. Ci immaginiamo una sanità che funziona, in cui tutte le professioni danno il loro contributo. Penso alle professioni di comunità, al plurale, e non ad una sola professione. Tutte devono essere tenute in considerazione sin da subito. Pensiamole tutte all’interno delle Case di Comunità, per utilizzare quando serviranno: puntiamo a una sanità d’equipe».

«Sul PNRR – continua Calandra - abbiamo già realizzato un documento che sostanzialmente propone dei progetti concreti e realizzabili. Abbiamo tanti professionisti sanitari che hanno voglia di partecipare alla ricerca che non può essere più pensata per i soli per poche professioni, abbiamo voglia di metterci a disposizione della scienza. Auspichiamo che con le risorse del PNRR non si costruiscano solo palazzi ma si punti sulle professioni sanitarie».

Tra i momenti più significativi, la sessione “Facciamo memoria” dedicata a tutti i professionisti del mondo della sanità che hanno perso la vita durante la pandemia, un’occasione per ascoltare le testimonianze più significative di chi in questo periodo è stato ed è ancora in prima linea nei reparti e sul territorio.

Toccanti i racconti di Guido Muzzi e Luigi Peroni, presidente degli Ordini TSRM PSTRP di Bergamo e Brescia, due tra le città più colpite dalla prima ondata Covid, che hanno ricordato i colleghi che hanno perso la vita per il Covid e ripercorso i difficili mesi della prima ondata.